Canon EF 300 f/4 IS USM L: impressioni d'uso
Dopo qualche mese di utilizzo, posso finalmente recensire questa interessante lente. Cominciamo col dire che si tratta di un teleobiettivo relativamente spinto, della serie L di Canon, con apertura f/4. Ne esiste anche una pregiata versione f/2,8 ma per peso, ingombri e soprattuto costi decisamente non mi si addiceva. E' una lente a focale fissa, quindi meno versatile rispetto ad altre soluzioni zoom ma, almeno sulla carta, capace di restituire ben altra qualità. Vediamo come si comporta quindi nella vita reale.
Cominciamo dalla costruzione: come tutte le lenti di questa classe di Canon, dà subito un'idea di robustezza e solidità. Il corpo è metallico e l'unia ghiera presente, qualla di messa a fuoco, offre una buona presa e scorre fluidamente ma non mollemente. E' dotato di una serie di deviatori per: AF/MF, IS ON/OFF,IS MODE 1-2 e limitatore di distnza di messa a fuoco (molto comodo quando si scatta a soggetti distanti per velocizzare le operazioni di messa a fuoco). La lente frontale non ruota durante la messa fuoco ed è quindi possibile montare ogni tipo di filtro (diametro 77 mm). Il motore di messa a fuoco è di tipo ultrasonico USM, silenzioso e veloce). Lo stabilizzatore è datato e nella vita reale offre sì e no uno stop di stabilizzazione effettiva (nel senso che 1 stop lo si recupera più o meno sempre. 2 o più stop possono capitare, ma non è garantito, insomma non è regolare). In compenso è lo stabilizzatore più rumoroso che abbia mai sentito all'opera. Sia chiaro, non è un tir in salita, però sia rispetto al 24-105, sia rispetto al 70-200, si fa sentire molto di più ed è meno efficace, pazienza...
La lente è, per la sua classe di appartenenza, relativamente compatta e leggera, il ché rende possibile anche l'uso a mano libera (in ogni caso di serie viene fornito il collare per l'uso con mono/treppiede). Interessante il fatto che la lente abbia di serie il paraluce a scorrimento. In pratica, in poszione di riposo, il paraluce scorre verso il corpo della lente, mentre quando è in uso, basta portarlo verso l'esterno e ruotarlo per fissarlo. Una soluzione molto pratica e intelligente (peccato che Canon non l'abbia replicata acnhe su altre lenti).
Detto dell'IS, passiamo all'AF. E' veloce e silenzioso e sino ad oggi mi sono trovato sempre molto bene. L'esemplare, usato, in mio possesso, è molto ben tarato e non è stato ncessario alcun intervento di correzione di problemi di b/f focus.
E passiamo finalmente alla qualità di immagine. Io l'ho perso per sostituire un vecchio Sigma 120-400 che usavo quando avevo bisogno di molti mm ma che non mi ha mai soddisfatto né per qualità di immagine (carenza di nitidezza sopra i 300 mm) né soprattutto per portabilità (peso e ingombri lo rendevano il miglior sostituto della palestra...). Beh, diciamo che, al prezzo di una minor flessibilità di impiego, ho scoperto un mondo di qualità. La lente è mostruosamente nitida già a tutta apertura e non soffre di visibili problemi ottici quali vignettatura o distorsioni eccessive. Tutti gli scatti alle frecce tricolori e le foto di Hockenheim presenti nella galleria cars&technology sono stati realizzazti con questa lente. Direi che danno una buona idea di quello che ci si può fare. L'apertura f/4 permette di usarlo anche con il moltiplicatore 1,4x senza perdere l'af (le foto alle frecce tricolore le ho fatte con la lente moltiplicata su 40 d). La qualità ne risente, in termini di perdita di nitidezza, ma in misura non esagerata. Diaframmando a f/8 rimane senz'altro usabilissima, anche se bisogna mettere in conto un rallentamento dell'AF.
A quanto leggo e vedo in giro, il 400 mm f/5,6 è una validissima alternativa, poiché costa più o meno la stessa cifra, offre 100 mm in più e una qualità eccellente. Tutto dipende da quanti mm vi servono e da quanto la presenza dell'IS (il 400 mm non ce l'ha) sia per voi importante. Nel mio caso, 400 mm sono spesso troppi e quelle volte che mi servono posso adattarmi all'uso del moltiplicatore. In compenso il 300 è più compatto e portabile ragion per cui alla fine l'ho preferito e lo uso con grande soddisfazione.
Cominciamo dalla costruzione: come tutte le lenti di questa classe di Canon, dà subito un'idea di robustezza e solidità. Il corpo è metallico e l'unia ghiera presente, qualla di messa a fuoco, offre una buona presa e scorre fluidamente ma non mollemente. E' dotato di una serie di deviatori per: AF/MF, IS ON/OFF,IS MODE 1-2 e limitatore di distnza di messa a fuoco (molto comodo quando si scatta a soggetti distanti per velocizzare le operazioni di messa a fuoco). La lente frontale non ruota durante la messa fuoco ed è quindi possibile montare ogni tipo di filtro (diametro 77 mm). Il motore di messa a fuoco è di tipo ultrasonico USM, silenzioso e veloce). Lo stabilizzatore è datato e nella vita reale offre sì e no uno stop di stabilizzazione effettiva (nel senso che 1 stop lo si recupera più o meno sempre. 2 o più stop possono capitare, ma non è garantito, insomma non è regolare). In compenso è lo stabilizzatore più rumoroso che abbia mai sentito all'opera. Sia chiaro, non è un tir in salita, però sia rispetto al 24-105, sia rispetto al 70-200, si fa sentire molto di più ed è meno efficace, pazienza...
La lente è, per la sua classe di appartenenza, relativamente compatta e leggera, il ché rende possibile anche l'uso a mano libera (in ogni caso di serie viene fornito il collare per l'uso con mono/treppiede). Interessante il fatto che la lente abbia di serie il paraluce a scorrimento. In pratica, in poszione di riposo, il paraluce scorre verso il corpo della lente, mentre quando è in uso, basta portarlo verso l'esterno e ruotarlo per fissarlo. Una soluzione molto pratica e intelligente (peccato che Canon non l'abbia replicata acnhe su altre lenti).
Detto dell'IS, passiamo all'AF. E' veloce e silenzioso e sino ad oggi mi sono trovato sempre molto bene. L'esemplare, usato, in mio possesso, è molto ben tarato e non è stato ncessario alcun intervento di correzione di problemi di b/f focus.
E passiamo finalmente alla qualità di immagine. Io l'ho perso per sostituire un vecchio Sigma 120-400 che usavo quando avevo bisogno di molti mm ma che non mi ha mai soddisfatto né per qualità di immagine (carenza di nitidezza sopra i 300 mm) né soprattutto per portabilità (peso e ingombri lo rendevano il miglior sostituto della palestra...). Beh, diciamo che, al prezzo di una minor flessibilità di impiego, ho scoperto un mondo di qualità. La lente è mostruosamente nitida già a tutta apertura e non soffre di visibili problemi ottici quali vignettatura o distorsioni eccessive. Tutti gli scatti alle frecce tricolori e le foto di Hockenheim presenti nella galleria cars&technology sono stati realizzazti con questa lente. Direi che danno una buona idea di quello che ci si può fare. L'apertura f/4 permette di usarlo anche con il moltiplicatore 1,4x senza perdere l'af (le foto alle frecce tricolore le ho fatte con la lente moltiplicata su 40 d). La qualità ne risente, in termini di perdita di nitidezza, ma in misura non esagerata. Diaframmando a f/8 rimane senz'altro usabilissima, anche se bisogna mettere in conto un rallentamento dell'AF.
A quanto leggo e vedo in giro, il 400 mm f/5,6 è una validissima alternativa, poiché costa più o meno la stessa cifra, offre 100 mm in più e una qualità eccellente. Tutto dipende da quanti mm vi servono e da quanto la presenza dell'IS (il 400 mm non ce l'ha) sia per voi importante. Nel mio caso, 400 mm sono spesso troppi e quelle volte che mi servono posso adattarmi all'uso del moltiplicatore. In compenso il 300 è più compatto e portabile ragion per cui alla fine l'ho preferito e lo uso con grande soddisfazione.