Canon EF 70-200 f/4 IS USM L: impressioni d'uso
Universalmente conosciuto come il "bianchino", questo eccezionale obiettivo appartiene alla prestigiosa serie L (professionale) di Canon e, come tutti i tele di questa categoria, viene proposto nella classica colorazione bianca (ufficialmente per ridurre le dilatazioni termiche in caso di uso con temperature elvate, ma (anche) per renderli immediatamente riconoscibili durante gli eventi più visti, tipo campionati dic alcio, gare di f.1, ecc...). Ne esiste anche una versione non stabilizzata (per gli amici è il bianchino liscio), dalle analoghe caratteristiche ottiche.
E' un obiettivo che ha molte frecce al propio arco:
- compattezza e portabilità: lungo appena 172 mm, pesante poco più di 700 gr., per essere un tele è estremamente leggero e si presta quindi a essere usato senza patemi anche su corpi leggeri come quelli delle entry level;
- ottimo stabilizzatore di immagine: è davvero efficace. Molto rapido nell'attivazione, silenzioso, 2 stop li recupera sempre. Con un minimo di mano ferma, anche 3/4 stop non sono impossibili. Dispone del mode 2, pensato per mantenere lo stabilizzatore anche durante i panning;
- AF molto veloce: l'USM funziona alla grande. La messa a fuoco è velocissima (dipende comunque anche dal corpo: sulla 40d è più veloce che sulla 5dII) e silenziosa. Come tutti gli USM, dispone della funzione full time manual focus, che permette di focheggiare anche a mano senza necessità di disattivare l'AF;
- ma soprattutto è meravigliosamente nitido e contrastato su tutta l'escursione focale: persino a tutta a pertura, è eccezionalmente nitido da 70 a 150 mm. Ha un calo leggero (ma davvero leggero) a 200 mm, ma basta un niente di post produzione per azzerare anche questo piccolo limite. A 135 mm (focale tipica da ritratti), è davvero una lama e basta diaframmarlo di uno stop per farne un rasoio. Spleididi i colori e il contrasto (anche il micro), molto buona la sofcatura che si riesce a ottenere nonostante sia "solo" f/4.
Funziona oltretutto benissimo anche in accoppiata con il moltiplicatore Tc 1,4x II. La perdita di nitidezza è davvero contenuta e, per uso in situazione di buona luminosità (l'obiettivo moltiplicato diventa f/5,6), rimane validissimo. L'af rallenta un po', ma meno di quanto avrei pensato.
Avrete capito che è una lente che adoro, al punto che quando ho deicso di rinunciare al Sigma 120-400, per un attimo, avevo pensato di vendere anche questa per prendere il Canon 100-400, che come escursione focale mi avrebbe sostanzialmente coperto, andando però molto oltre come tele. Ma appena ci ho riflettuto un po' sopra, pentito per il solo fatto di aver pensato a un simile tradimento, non ho solo rinunciato all'idea di venderlo, ma ho anche rinuciato al 100-400, decidendo per il 300 f/4 IS USM L, che userò per tutti i lavori dove i 200 mm non sono sufficienti.
Rimane un ultimo aspetto da considerare: la linea dei 70-200 di casa Canon è quantomai affollata (esistono infatti la versione f/4, stabilizzata e non, e la versione f/2,8, anch'essa suddivisa tra stabilizzata e liscia) e può risultare difficoltoso orientarsi nella scelta, anche perché tra un modello e l'altro i costi sono molto diversi.
Sulle qualià del fratellonoe maggiore f/2,8, non si discute. E' un obiettivo di cui tutti parlano un gfran bene e pare che nalla sua seconda versione sia ancora migliore di prima. Però è molto più pesante e ingombrante. Se ne farete uso in interni o comunque in condizioni di bassa luminosità e soggetti in movimento (dove lo stabilizzatore non può aiutarvi), allora è sicuramente la lente che fa per voi.
Ma se, come me, ne farete un uso più da tutti i giorni, perlopiù in esterni e in buone condizioni di luminosità, allora la versione f/4 è davvero l'ideale per peso, dimensioni e qualità di immagine. Io ho scelto la versione stabilizzata perché, a fronte di un costo sensibilmente maggiore, mi pemette di poratre a casa molti più scatti e so che nel tempo terrà meglio il valore. Ma sono scelte molto personali.
E' un obiettivo che ha molte frecce al propio arco:
- compattezza e portabilità: lungo appena 172 mm, pesante poco più di 700 gr., per essere un tele è estremamente leggero e si presta quindi a essere usato senza patemi anche su corpi leggeri come quelli delle entry level;
- ottimo stabilizzatore di immagine: è davvero efficace. Molto rapido nell'attivazione, silenzioso, 2 stop li recupera sempre. Con un minimo di mano ferma, anche 3/4 stop non sono impossibili. Dispone del mode 2, pensato per mantenere lo stabilizzatore anche durante i panning;
- AF molto veloce: l'USM funziona alla grande. La messa a fuoco è velocissima (dipende comunque anche dal corpo: sulla 40d è più veloce che sulla 5dII) e silenziosa. Come tutti gli USM, dispone della funzione full time manual focus, che permette di focheggiare anche a mano senza necessità di disattivare l'AF;
- ma soprattutto è meravigliosamente nitido e contrastato su tutta l'escursione focale: persino a tutta a pertura, è eccezionalmente nitido da 70 a 150 mm. Ha un calo leggero (ma davvero leggero) a 200 mm, ma basta un niente di post produzione per azzerare anche questo piccolo limite. A 135 mm (focale tipica da ritratti), è davvero una lama e basta diaframmarlo di uno stop per farne un rasoio. Spleididi i colori e il contrasto (anche il micro), molto buona la sofcatura che si riesce a ottenere nonostante sia "solo" f/4.
Funziona oltretutto benissimo anche in accoppiata con il moltiplicatore Tc 1,4x II. La perdita di nitidezza è davvero contenuta e, per uso in situazione di buona luminosità (l'obiettivo moltiplicato diventa f/5,6), rimane validissimo. L'af rallenta un po', ma meno di quanto avrei pensato.
Avrete capito che è una lente che adoro, al punto che quando ho deicso di rinunciare al Sigma 120-400, per un attimo, avevo pensato di vendere anche questa per prendere il Canon 100-400, che come escursione focale mi avrebbe sostanzialmente coperto, andando però molto oltre come tele. Ma appena ci ho riflettuto un po' sopra, pentito per il solo fatto di aver pensato a un simile tradimento, non ho solo rinunciato all'idea di venderlo, ma ho anche rinuciato al 100-400, decidendo per il 300 f/4 IS USM L, che userò per tutti i lavori dove i 200 mm non sono sufficienti.
Rimane un ultimo aspetto da considerare: la linea dei 70-200 di casa Canon è quantomai affollata (esistono infatti la versione f/4, stabilizzata e non, e la versione f/2,8, anch'essa suddivisa tra stabilizzata e liscia) e può risultare difficoltoso orientarsi nella scelta, anche perché tra un modello e l'altro i costi sono molto diversi.
Sulle qualià del fratellonoe maggiore f/2,8, non si discute. E' un obiettivo di cui tutti parlano un gfran bene e pare che nalla sua seconda versione sia ancora migliore di prima. Però è molto più pesante e ingombrante. Se ne farete uso in interni o comunque in condizioni di bassa luminosità e soggetti in movimento (dove lo stabilizzatore non può aiutarvi), allora è sicuramente la lente che fa per voi.
Ma se, come me, ne farete un uso più da tutti i giorni, perlopiù in esterni e in buone condizioni di luminosità, allora la versione f/4 è davvero l'ideale per peso, dimensioni e qualità di immagine. Io ho scelto la versione stabilizzata perché, a fronte di un costo sensibilmente maggiore, mi pemette di poratre a casa molti più scatti e so che nel tempo terrà meglio il valore. Ma sono scelte molto personali.